Sickidz Official Website | Steel Cage Records Official Website
Sickidz Now And Then Cover
Artist: Sickidz
Location: Philadelphia, U.S.A.
Line-up: Tracks 1,2,3,4,5: Mick Cancer (vocals), Rich Lustre (guitars), Sir Robert Emmet Bell (guitars, piano, violin), Tim Trauma (bass), Burse Betty Gee (percussion, vocals)
Tracks 6,7,8,9: Mick Cancer (vocals) / Alison End (guitars) / Tim Trauma (bass) / Rich Lustre (drum)
Album: Now And Then
Label & Pubblication Year: Steel Cage Records, 2003
Tracklist: 1,2,3,4, Die Die Die / (At The) Hot Club / If The Flys Are Alive / Wasn't Born To Work / Springtime For Hitler / 1,2,3,4, Die Die Die (live) / (At The) Hot Club (live) / I'm Cramped (live) / Springtime For Hitler (live)
Related Articles: None
Direttamente da Philadelphia, grazie alla Steelcage Records, solitamente dedita alla produzione di materiale scum, ecco far gradito ritorno i Sickidz, i quali non meritano affatto di passare inosservati agli occhi, o meglio alle orecchie, degli aficionados del rock'n'roll più primitivo. I "ragazzi malati" nascono nel '77 e si sciolgono nel 1984, dopo aver dato alle stampe un 12'' Ep titolato "I Could Go To Hell For You" edito da Big Beat Records e prodotto da due illustri figure quali Lux Interior e Poison Ivy dei The Cramps. Riformatisi all'alba del 21° secolo, con una formazione passata da quartetto a quintetto grazie all'inserimento dei nuovi Sir Robert Emmet Bell e Nurse Betty Gee, i Sickidz pensano bene di dare alle stampe questo cd diviso fra episodi riguardanti il presente ("Now") ed alcune esibizioni passate ("Then"). Le prime 4 songs sono state registrate nell'autunno del 2002, con la nuova line up, e rappresentano nuove versioni di classici della band, quali "1,2,3,4 Die, Die, Die" e "(At The ) Hot Club". Ecco quindi far comparsa perfette evoluzioni psychobilly, afflitte dai ritmi voodoo e da suoni che sembrano provenire da un pianeta alieno. E' poi il tempo per "If The Flys Are Alive", classico lento garage dal sapore primi 80's, seguito dall'ottima "Wasn't Born To Work", cover dei The Nomads, finita anche sul tributo "20 Years To Soon"('03) edito dalla svedese Wild Kingdom. A mettere la parola fine alla prima sessione ci pensa "Spring Time For Hitler", registrata live nel Maggio del 2003, presso il The Trocadero di Philadelphia. Quest' ultima song, oltre ad avere un titolo geniale, risulta, a mio avviso, il miglior pezzo dell'intero album. Il passato della band viene catturato sempre on-stage, e precisamente durante l'ultima esibizione prima dello split, tenutasi, per dovere di cronaca, presso il The Starlite Ballroom, durante il 1980. Ho così il piacere di ascoltare la vetusta forza d'urto, frenetica ed ultra riverberata, di tre dei sopraccitati brani, ulteriormente impreziositi da "I'm Cramped", rubata ai proprietari The Cramps e resa incredibilmente superiore all'originale. Maledizione! Questo "Now and Then" riesce a farmi rimpiangere di non essere nato qualche anno prima sul territorio statunitense! Malati, pazzi e fusi di sorta; ora avete un appuntamento con il vostro store di fiducia, o forse con qualche strizza cervelli!

Recensione realizzata da Roberto Barisone.
Vote: 7,5